marì biennale venezia 2024

Alla 60^ edizione della Biennale di Venezia con “Alla ricerca dell’anima”

Al Padiglione Grenada le opere sono legate da un filo conduttore che segue il tema “Nessun uomo è un’isola”. Antonella Gensale è approdata all’esposizione internazionale d’arte con “Alla ricerca dell’anima”. È questo il titolo del dipinto realizzato con tecnica mista, su vetro, attraverso cui l’artista scrive il proprio nome accanto a quelli di maestri d’arte provenienti da ogni angolo di mondo.

Un’emozionata Antonella Gensale – membro del collettivo The Perceptive group – ha presenziato alla sinossi della sua opera, presso il Palazzo Albrizzi Cappello, esplorata da Maria Angela Tiozzi. L’evento è stato curato da Daniele Radini Tedeschi e dal Commissario Susan Mains.

Dell’opera e di Marì è stato detto in questa speciale circostanza: «Marì non si limita alla riproduzione della realtà, ma la invita a riemergere dalle sue ceneri(…). La scomposizione delle figure diventa un atto di resistenza, un modo per riappropriarsi di ciò che è stato dimenticato, per dare voce al silenzio e alla ricerca dell’anima, quell’entità immateriale così poco avvezza ad essere analizzata perché sfuggente, imprevista, fluida eppure necessaria per una crescita collettiva etica e spirituale».

Dopo i successi delle esposizioni negli Stati Uniti e in diverse capitali europee, dopo le recenti recensioni del critico per antonomasia, Vittorio Sgarbi, quella del 18 ottobre 2024 a Venezia – per Marì e Antonella Gensale – è una nuova data da incorniciare.

Qui se volete un servizio giornalistico dell’emittente regionale Prima Tivvù Canale 17.